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Si spera in un miracolo per due abruzzesi che risultano tra gli alpinisti italiani dispersi in Nepal. Si tratta di Paolo Cocco, fotografo ed ex vicesindaco di Fara San Martino (CH) e della guida Marco Di Marcello, originario di Teramo.
I due, insieme a un team di professionisti, erano partiti lo scorso 24 ottobre per tentare la scalata al Dolma Khang, vicino al campo base dello Yalung Ri, travolto da una valanga lunedì. Del gruppo di 12 persone arrivate a 5.630 metri di altitudine, sette persone sono morte: tra loro tre italiani, due nepalesi, un tedesco e un alpinista francese, ha riferito ad un’agenzia l’organizzatore della spedizione Dreamers Destination. Lo sherpa ha affermato di aver "visto tutti e sette i corpi".
Il resto del gruppo sarebbe stato tratto in salvo e trasportato in elicottero nella capitale Kathmandu nelle ultime ore, ha affermato l’alto ufficiale di polizia del distretto di Dolakha.
A far sperare che ci siano anche gli abruzzesi tra i sopravvissuti il fatto che "Il segnale del radiosatellitare in possesso di Marco, che viene poi triangolato a Londra, dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, è ancora attivo.La traccia del segnale (che si aggiorna ogni 4 ore) in questi due ultimi giorni, sarebbe chiara: il ’puntino’ che corrisponde alla sua posizione, due giorni fa era in discesa e ieri in salita, segno evidente che Marco si muove e quindi ancora in vita".
Ad affermarlo è Gianni Di Marcello, il fratello della guida abruzzese. Sono ore di attesa e ansia a Teramo per la famiglia del 37enne biologo, esperto ed appassionato alpinista. I genitori Antonietta e Francesco (già comandante della Polizia stradale di Teramo), seguono con grande apprensione l’evolversi della vicenda.
Stessa situazione a Fara San Martino dove a parlare è stato il sindaco, Antonio Tavani: "Per me Paolo è un fratello piccolo, spero solo possiamo trovarlo. Speriamo in un miracolo. Il 20 novembre doveva rientrare. Da quello che sappiamo era quasi sulla vetta ed è stato travolto da una valanga. Da qualche anno lavorava in Austria come grafico ma stava spessissimo in paese. L’ho visto l’ultima volta il 10 ottobre scorso quando in paese abbiamo fatto una bella festa per i 100 anni della nonna”. Una famiglia già segnata quella dell’ex vicesindaco che 20 anni fa aveva perso un fratello 18enne.
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