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Un nuovo episodio di violenza si è verificato nel carcere di Sulmona (L’Aquila), dove un detenuto appartenente al circuito di ’alta sicurezza’ avrebbe aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria. L’aggressione, ha suscitato la reazione immediata dei sindacati, che hanno sottolineato la tempestività dell’intervento dei commissari Francesco Arena e Francesca Aprile. "Non c’è più trippa per gatti – o, per meglio dire, per i detenuti riottosi del carcere di Sulmona", hanno dichiarato i rappresentanti sindacali, evidenziando come l’arrivo dei due funzionari abbia segnato un cambiamento nei confronti dei detenuti più problematici. Nonostante ciò, la situazione all’interno dell’istituto penitenziario resta complessa. Durante una visita effettuata ieri dai segretari nazionali del Cnpp-Spp, Aldo Di Giacomo e Mauro Nardella, è emersa una condizione difficile non solo per il personale, ma anche per gli stessi detenuti. I sindacati denunciano una grave carenza di organico e l’assenza di politiche strutturali e strumentali adeguate, che continuano a compromettere i diritti degli operatori penitenziari e a rendere estremamente difficile la loro quotidianità lavorativa. “I diritti soggettivi si trasformano in poltiglia amministrativa”, hanno concluso i rappresentanti del comparto, lanciando l’ennesimo grido d’allarme sulle condizioni del sistema carcerario italiano.
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