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Un medico in servizio presso la guardia medica del carcere di Castrogno, a Teramo, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo in relazione alla morte di una detenuta di 44 anni, avvenuta il primo maggio. La donna era stata visitata proprio dal professionista poche ore prima del decesso, che sarebbe stato causato da un evento naturale.

L’inchiesta è seguita dalla Procura locale, che ha disposto l’autopsia — un accertamento irripetibile — eseguita ieri. L’iscrizione del medico tra gli indagati è un atto formale, necessario per procedere con l’esame autoptico. La notizia è stata riportata dai quotidiani Il Centro e Il Messaggero.

Secondo i primi risultati dell’autopsia, la morte sarebbe riconducibile a un problema cardiaco, con l’ipotesi di un infarto come possibile causa. Gli inquirenti stanno proseguendo le verifiche, esaminando la documentazione sanitaria sequestrata, inclusa la cartella clinica della detenuta.

La donna, infatti, aveva già mostrato segni di malessere l’11 aprile, motivo per cui era stata trasferita all’ospedale Mazzini. Dopo gli accertamenti, era stata dimessa con una diagnosi di bronchite. Tuttavia, venti giorni dopo è stata colpita da un nuovo malore che le è stato fatale.

Questo tragico episodio ha riacceso le critiche sulle condizioni del penitenziario teramano, in particolare riguardo al sovraffollamento. A marzo, infatti, si erano già verificati due decessi tra i detenuti, anch’essi per cause legate a malori.

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