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URBINO - Rigettato integralmente il ricorso contro la candidabilità al terzo mandato del sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, scaturito al seguito del fatto che Urbino risultasse un comune sotto i 15 mila abitanti ma allo stesso tempo anche capoluogo di provincia. A riguardo si è infatti pronunciato, con una sentenza favorevole al primo cittadino, il tribunale della città ducale che ha inoltre condannato i tre ricorrenti al pagamento delle spese legali a favore del primo cittadino e della prefettura di Pesaro e Urbino per un totale di 14.403 euro.
"Ho aspettato di conoscere la sentenza con grande serenità anche se da subito questo ricorso mi è sembrato senza fondamento e oggi il tribunale lo conferma pienamente - dice Gambini - questo esito non dà spazio ad alcun dubbio sulla legittimità della mia candidatura, come era naturale e logico che fosse - aggiunge - la sentenza, infatti, ha affermato che alla base delle differenti ragioni a cui rispondono le norme sulle modalità di svolgimento delle elezioni e il numero dei mandati non è vi è alcuna irrazionalità nella scelta legislativa di mantenere i limiti di mandato alla carica di sindaco, basati effettivamente sull’entità demografica del comune, anche ai comuni capoluoghi di provincia - conclude - si tratta di una scelta discrezionale del legislatore, che ha ritenuto opportuno non estendere in toto a tutti i capoluoghi di provincia lo status normativo dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, ritenendo viceversa che l’esigenza di garantire un terzo mandato consecutivo al sindaco fosse meritevole di tutela".

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