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La Conferenza permanente ha dato il via libera agli interventi di riparazione e miglioramento sismico della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata nella frazione Portella di Venarotta. L’edificio religioso, caratterizzato da una struttura a navata unica, è costruito con muratura portante in tufo, con pareti spesse circa 70 cm. Le murature, realizzate con la tecnica “a sacco”, presentano paramenti affiancati e un riempimento interno.
I lavori programmati mirano a migliorare la resistenza sismica della chiesa, riparando i danni esistenti ed eliminando le vulnerabilità strutturali individuate. Per garantire la stabilità dell’edificio, sarà necessario rimuovere completamente la copertura in corrispondenza dei timpani, che verranno ricostruiti, mentre nella zona centrale delle falde si interverrà solo sul manto di copertura.
Tra le opere previste vi è l’applicazione di un intonaco armato interno, rinforzato con rete in fibra di vetro e connesso esternamente alla stilatura armata tramite cordini di acciaio, inseriti nei giunti di malta tra le pietre. Inoltre, la cella campanaria sarà smontata e ricostruita. Le pareti più danneggiate subiranno interventi di consolidamento con la tecnica dello “scuci-cuci”, mentre i timpani saranno ricostruiti fedelmente dopo la rimozione della muratura compromessa.
Per migliorare la resistenza della chiesa alle sollecitazioni fuori piano, verranno realizzate tre perforazioni armate di grande diametro, con barre filettate interne e piastre di contrasto alla sommità. Anche il pavimento sarà completamente rinnovato: il sottofondo verrà rimosso e sostituito con un nuovo massetto e una pavimentazione in pietra arenaria.
L’intervento, dal valore complessivo di 450.000 euro, rientra in un più ampio progetto di ricostruzione del patrimonio storico e religioso della zona. Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l’Arcivescovo Gianpiero Palmieri, l’Ufficio ricostruzione e i tecnici, insieme al sindaco Fabio Salvi, hanno collaborato attivamente per portare avanti questo importante progetto.
“Siamo di fronte a una vera svolta nella ricostruzione – ha dichiarato un portavoce delle istituzioni – resa possibile grazie alla collaborazione tra enti e professionisti. Il nostro obiettivo è restituire alla comunità un patrimonio di inestimabile valore storico, religioso e architettonico.”