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Nel corso dei controlli effettuati lo scorso fine settimana, sono emerse irregolarità in due ristoranti della provincia di Ascoli Piceno. Le verifiche hanno riguardato un totale di 12 lavoratori impiegati nei locali, dei quali tre sono risultati privi di un regolare contratto di lavoro.
A seguito di queste violazioni, sono state elevate sanzioni per un importo complessivo di 17mila euro. Inoltre, le autorità hanno disposto la sospensione immediata delle attività, poiché in entrambi i casi la percentuale di lavoratori non in regola ha superato il limite del 10% previsto dalla normativa vigente. Per poter riaprire, le aziende dovranno sanare la posizione dei dipendenti irregolari e versare le sanzioni accessorie, ciascuna pari a 2.500 euro.
L’operazione è stata condotta dal personale ispettivo dell’IRL Ascoli Piceno-Fermo, nell’ambito di un’attività di contrasto al lavoro sommerso e irregolare nel settore della ristorazione. In uno dei due ristoranti, oltre al titolare e a un collaboratore regolarmente assunti, sono stati trovati due lavoratori non dichiarati. Nel secondo locale, invece, su un organico di dieci dipendenti, uno è risultato sprovvisto di regolare contratto.