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ANCONA – Dopo il violento incendio divampato nella serata del 21 marzo all’interno della raffineria API di Falconara Marittima, il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Mastrovincenzo annuncia la presentazione di una interrogazione urgente in Consiglio regionale per fare chiarezza sull’accaduto e sulla gestione dell’emergenza da parte delle istituzioni locali.
«Dopo l’esplosione, i cittadini sono rimasti completamente disinformati, venendo a conoscenza di quanto stava accadendo solo attraverso i social network – denuncia Mastrovincenzo –. Il Comune non ha attivato alcun sistema di allerta acustica, né ha utilizzato il canale WhatsApp per comunicare con la popolazione».
Il consigliere dem parla di ennesimo episodio inaccettabile legato alla raffineria, che – secondo lui – rappresenta un rischio costante per la salute e la sicurezza di lavoratori e residenti. L’interrogazione che sarà depositata in aula chiede spiegazioni su diversi fronti: le cause dell’incidente, le ragioni del silenzio istituzionale, ma anche lo stato attuale del tavolo inter-istituzionale creato nella precedente legislatura per monitorare la situazione ambientale e la sicurezza del sito industriale.
Mastrovincenzo punta il dito anche sulla necessità di un cambio di rotta: «Il presidente Francesco Acquaroli deve chiedere alla proprietà dell’Api un piano concreto di riconversione verso attività sostenibili, come previsto dalla Risoluzione approvata all’unanimità il 24 aprile 2018, di cui fui promotore».
La polemica si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la raffineria, già finita sotto i riflettori per episodi simili negli anni passati. Ora, i riflettori tornano accesi, con l’obiettivo di evitare che simili emergenze continuino a ripetersi senza una reale strategia di prevenzione e comunicazione.