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Un importante passo avanti per la formazione e l’occupazione nell’Appennino centrale. È stata presentata oggi a Roma, presso Palazzo Chigi, un’iniziativa destinata a potenziare le opportunità per studenti e lavoratori nelle aree colpite dal sisma del 2016. Il progetto, promosso dalla Struttura Commissariale per la Ricostruzione e da Sviluppo Lavoro Italia, è stato illustrato dal commissario straordinario al sisma, Guido Castelli, e dalla presidente e amministratore delegato di Sviluppo Lavoro Italia, Paola Nicastro.
L’elemento centrale del programma è la piattaforma digitale "Area cratere del sisma 2016", uno strumento innovativo che permetterà di monitorare la situazione socioeconomica dei 138 Comuni del cratere sismico. Suddivisa in cinque sezioni - demografia, mercato del lavoro, nuovi contratti, cessazioni lavorative e dati sui datori di lavoro - la piattaforma raccoglie e analizza informazioni provenienti dal censimento permanente dell’Istat e dal Sistema informativo statistico del Ministero del Lavoro.
Un’azione concreta per il rilancio del territorio
L’iniziativa rientra tra le prime misure operative della convenzione siglata il 20 novembre 2024 tra la Struttura Commissariale e Sviluppo Lavoro Italia. La presidente Paola Nicastro ha evidenziato il valore strategico del progetto, sottolineando come la piattaforma permetterà di mettere in campo politiche attive del lavoro più efficaci, basate su dati aggiornati.
«Questo strumento di Labour Market Intelligence aiuterà a definire azioni mirate per la crescita occupazionale - ha spiegato Nicastro - e, contestualmente, lanciamo oggi cinque manifestazioni di interesse rivolte a istituzioni scolastiche e universitarie, con l’obiettivo di potenziare i servizi di orientamento e accompagnamento per studenti e lavoratori».
Anche il commissario Guido Castelli ha rimarcato l’importanza della formazione come leva fondamentale per la rinascita dell’Appennino centrale.
«Non basta ricostruire le strutture materiali, è fondamentale rendere questi territori più attrattivi per i giovani e le famiglie - ha affermato - Per farlo, occorre puntare su istruzione, formazione e qualificazione professionale». Castelli ha poi espresso gratitudine al Governo e alla ministra Marina Calderone, per il sostegno a questa strategia di rilancio.
Un piano per contrastare lo spopolamento
Durante la conferenza stampa, sono state illustrate le cinque manifestazioni d’interesse indirizzate a Università, istituzioni Afam, scuole secondarie, Cpia, Its e Cfp, con l’obiettivo di rafforzare il supporto agli studenti lungo l’intero percorso formativo, dall’istruzione scolastica fino all’ingresso nel mondo del lavoro.
Queste azioni si inseriscono in un piano più ampio per contrastare il fenomeno dello spopolamento nei territori colpiti dal sisma del 2016, un’area che si estende su 8mila chilometri quadrati tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Grazie all’integrazione di dati economici, politiche attive e nuovi strumenti formativi, il progetto punta a creare un futuro di opportunità per chi vive nell’Appennino centrale, con l’obiettivo di rafforzare l’occupazione e incentivare la ripresa economica e sociale dell’area.