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ANCONA - La Polizia di Stato ha dato esecuzione al provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Ancona, con il quale è stato disposto l’esecuzione della pena in carcere a carico di un 59enne di origini romene, per scontare una pena residua di 5 anni, 7 mesi e 22 giorni di carcere.
La pena comminata è da ricondurre a due provvedimenti di esecuzione di pene concorrenti, a seguito di tre sentenze.
Con la prima, emessa nel febbraio del 2017 dalla Corte d’Appello di Ancona, l’uomo veniva condannato ad un anno e 3 mesi di reclusione per il reato di lesioni personali aggravate commesse nei confronti della ex convivente e del proprio figlio.
Con la seconda sentenza, emessa dal Tribunale di Ancona nel marzo del 2015 e confermata dalla Corte d’Appello di Ancona nel maggio del 2017, veniva condannato a 3 anni 3 e 6 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate commesse nuovamente nei confronti della ex convivente.
Per tali sentenze l’uomo si trovava a dover scontare la pena residua in regime di detenzione domiciliare.
Con la terza sentenza, emessa nel settembre 2023 dal Tribunale di Ancona, e confermata dalla Corte d’Appello di Ancona nel dicembre 2025, veniva condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di tentata estorsione commessa nel 2019 sempre nei confronti dei propri familiari.
A seguito di quest’ultima sentenza, il Tribunale di Sorveglianza di Ancona e, di seguito, l’Ufficio Esecuzioni della Procura della Repubblica di Ancona ripristinava a carico dell’uomo l’ordine di carcerazione disponendo la custodia in carcere.
Pertanto, negli scorsi giorni, i poliziotti della Squadra Mobile rintracciavano l’uomo e, dopo le formalità di rito, lo associavano alla Casa Circondariale di Ancona-Montacuto per l’espiazione della pena.


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