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ANCONA - Sono stati 25 gli infortuni mortali nelle Marche nei primi dieci mesi del 2025 - in pratica uno ogni 12 giorni -, dieci in più rispetto allo stesso periodo del 2024 che avvengono soprattutto nell’industria manifatturiera. E sono prevalentemente concentrati nella provincia di Ascoli Piceno (4) e Macerata (7), mentre la classe di età più colpita riguarda i lavoratori over 50. In aumento dell’1,3% rispetto allo stesso anno gli infortuni sul lavoro: Pesaro e Urbino è la provincia che detiene il primato negativo (+93), seguita da Macerata (+76) e Ancona (+58).
Crescono anche le malattie professionali: rispetto l’anno precedente, triplicano le denunce per i disturbi psichici e comportamentali e in aumento anche le malattie del sistema nervoso. "Una vera strage che non tende ad arrestarsi e che ci dice che ciò che è stato fatto finora è insufficiente", dichiara Loredana Longhin, segreteria regionale Cgil Marche. "È urgente migliorare la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, partendo dall’assunto che ogni incidente sul lavoro può essere prevenibile", conclude Longhin, chiedendo maggiore formazione.
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