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PESARO. Mi dispiace per quello che è successo. E’ stata una cosa involontaria, chiedo scusa a tutti, non solo a mia moglie, ma soprattutto ai miei figli. Ezio Di Levrano ha preso la parola al termine della prima udienza in corte d’assise a Pesaro. L’autista 54enne si è detto pentito per aver ucciso la moglie Ana Cristina Duarte Correia. L’omicidio è avvenuto la notte del 7 settembre 2024, nella casa di Saltara di Colli al Metauro, dove la coppia viveva con i tre figli. La 38enne brasiliana era stata accoltellata dal marito, con 8 colpi inferti all’addome. Nel corso dell’udienza, si sono costituite le parti civili. L’avvocato Cristina Perozzi, legale dei tre figli di 6, 13 e 14 anni. E l’avvocato Francesca Conte, che tutela la mamma di Ana Cristina, Marina Duarte Correia. "E’ chiaro che di fronte a tante coltellate, il non volere...Il nostro ordinamento dice che non conosce come attenuanti gli stati emotivi e passionali", dice Conte.
Qualche dichiarazione ai cronisti fuori dall’aula, anche da parte di Salvatore Asole, legale di Ezio Di Levrano: "Le parole dell’imputato mostrano chiaro pentimento per quello che è successo. Ha chiesto scusa a tutti, ma ha anche aggiunto di aver fiducia nella giustizia".
Di Levrano è accusato di omicidio, con le aggravanti della crudeltà, maltrattamenti, futili motivi e vincolo parentale. "Al momento il capo d’imputazione è quello dell’ergastolo - continua Asole - ci sono dubbi sulle aggravanti ed è un processo che a nostro giudizio si giocherà tutto sulle aggravanti o se lui sarà meritevole di qualche attenuante".
Prossima udienza il 28 gennaio. In programma quattro sedute, nel corso delle quali verranno ascoltati otto testimoni, oltre all’esame dell’imputato. Sentenza attesa il 13 maggio 2026.
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