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La società Dimensione Scavi torna a sollecitare una decisione sulla gestione dell’impianto nell’area ex Unimer ad Arquata del Tronto, ritenuto strategico per la filiera della ricostruzione post-sisma. L’azienda sambenedettese, che opera nel settore delle demolizioni e del recupero dei materiali da costruzione, ha chiesto alla Struttura commissariale per la ricostruzione di pronunciarsi in modo definitivo sull’autorizzazione necessaria per la messa in riserva e il recupero di rifiuti non pericolosi provenienti dai cantieri.
Secondo quanto riferito dalla società, l’istanza per ottenere l’autorizzazione alla gestione dell’impianto – presentata mesi fa e più volte reiterata – non ha ancora ricevuto un riscontro formale da parte del Commissario, nonostante la procedura risulti avviata e i poteri straordinari previsti per la ricostruzione siano stati prorogati. Nel frattempo, Dimensione Scavi sostiene di aver ricevuto solo comunicazioni dalla Regione Marche, nelle quali si prospetterebbe la chiusura del contesto emergenziale e quindi l’archiviazione della pratica per presunta incompetenza dell’ente regionale.
La legale rappresentante Cristina Perotti evidenzia che l’incertezza amministrativa sta producendo conseguenze operative ed economiche. L’azienda, spiega, sta continuando a sostenere costi rilevanti per mantenere attiva e in sicurezza l’area ex Unimer, ritenuta funzionale a un percorso di recupero dei materiali indispensabile per accelerare i lavori nei territori colpiti dal terremoto. «Abbiamo fornito integrazioni e documentazioni richieste e garantito piena collaborazione – sottolinea – ora chiediamo soltanto una decisione chiara, positiva o negativa. Anche l’eventuale autorizzazione potrebbe essere limitata nel tempo o accompagnata da prescrizioni, ma non può restare indefinita».
Perotti richiama inoltre l’impegno più volte dichiarato dalla struttura commissariale nel sostegno alle imprese locali coinvolte nella ricostruzione. L’azienda ribadisce di non chiedere scorciatoie né deroghe, ma certezza nei tempi e nei passaggi autorizzativi. «In un contesto ancora segnato dall’emergenza – aggiunge – il silenzio non può diventare una risposta».
La richiesta di Dimensione Scavi riporta così al centro il tema della gestione dei materiali da demolizione e delle infrastrutture necessarie a smaltire e recuperare i rifiuti dei cantieri, nodo cruciale per garantire continuità e rapidità alla ricostruzione nelle aree terremotate. Ora la palla passa alla Struttura commissariale, chiamata a sciogliere un nodo amministrativo che da mesi resta sospeso.
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