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La Regione Marche ha presentato ufficialmente la Zona Economica Speciale unica nel corso di un incontro affollato nell’aula magna della facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Un appuntamento pensato per illustrare alle imprese e agli amministratori locali le potenzialità dello strumento, diventato operativo la scorsa settimana con la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale. All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, il coordinatore della struttura di missione Zes Unica, Giosy Romano, il presidente della Regione Francesco Acquaroli e l’assessore allo Sviluppo economico, Giacomo Bugaro.
Romano ha definito la Zes «una vera rivoluzione», sottolineando come l’intera regione sia ora ricompresa nel perimetro dell’agevolazione. «Chiunque voglia investire nelle Marche – ha detto – può presentare un’unica istanza allo sportello digitale e ottenere un’autorizzazione unica in 30-60 giorni. È una rivoluzione copernicana che permetterà alle imprese di avviare interventi e ampliamenti in tempi rapidissimi». Romano ha inoltre chiarito che l’esclusione dal credito d’imposta di alcuni Comuni di Ancona e Pesaro Urbino riguarda unicamente la normativa europea degli aiuti di Stato, mentre «la semplificazione vale per tutti i territori».
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Daniele Silvetti e del rettore Enrico Quagliarini, il presidente Acquaroli ha evidenziato l’impatto che la Zes avrà in termini di snellimento delle procedure e incentivo all’occupazione. «La sburocratizzazione e i bonus occupazionali sono i veri pilastri della misura», ha affermato. Quanto al credito d’imposta, ha ricordato che «nel 2026 chiederemo una revisione in sede europea per garantire maggiore equità a tutto il territorio». Acquaroli ha insistito sul valore della semplificazione: «Con le procedure ordinarie servono due, tre o quattro anni. Le incertezze hanno costi enormi: ritardare un investimento significa perdere quote di mercato. La Zes permette invece risposte in pochi giorni, ciò che molte imprese cercavano andando all’estero».
L’assessore Bugaro ha definito la misura «un’opportunità unica per l’imprenditoria marchigiana», capace di offrire certezze nei percorsi di investimento. Sulla questione del credito d’imposta, ha spiegato che «l’interlocuzione è già stata avviata e proseguirà nella seconda metà del 2026». Bugaro ha poi ricordato un ulteriore elemento strategico: «La Zes introduce le zone doganali semplificate, che consentiranno di far arrivare materiali da tutto il mondo, lavorarli in esenzione e reimmetterli nei mercati di destinazione senza limiti di carico o dimensione. Un vantaggio competitivo enorme per i nostri distretti».
I numeri citati da Romano – oltre 920 autorizzazioni uniche rilasciate nelle altre regioni e 41mila nuovi occupati – lasciano intravedere un potenziale significativo anche per il tessuto produttivo marchigiano.
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