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ANCONA  - Circa trenta cyberattacchi fermati nel 2025 dal Csirt della Regione Marche, il Centro di gestione degli incidenti informatici, vale a dire un 35-40% in più rispetto al 2024.

Un pericolo che mette in guardia le istituzioni, e che ha riguardato più volte il Cup regionale: è per questo che stamattina è stato sottoscritto nella sede della Regione un protocollo d’intesa, primo in Italia, tra Regione Marche, rappresentata dal presidente Francesco Acquaroli, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) con il prefetto Bruno Frattasi e il procuratore Roberto Rossi per la Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona.

Lo scopo è lo sviluppo di iniziative formative per incrementare la consapevolezza rispetto al rischio cyber e l’accrescimento dell’alfabetizzazione digitale; grazie al protocollo è garantito il supporto dell’Acn nel contenimento e il ripristino dell’operatività dei sistemi, eventualmente compromessi, a seguito di incidenti di sicurezza informatica o attacchi informatici.

Oltre alla firma del protocollo è stato inaugurato proprio stamattina il Csirt: le Marche sono la prima regione in Italia ad adeguare la struttura organizzativa in conformità ai rischi cyber che si stanno presentando.

Il monitoraggio del centro riguarda servizi relativi alla rete dell’ente regionale, i servizi erogati ai cittadini e i dati sanitari ospitati presso il Polo Strategico Regionale. Permette di valutare gli attacchi e le relative provenienze di questi e quindi attivare, nel caso, le prime difese aggiuntive a quelle già presenti all’interno del Polo Strategico Regionale.

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