Vera News , notizie su
Condividi:
Vera News , notizie su

ANCONA – Si è aperta questa mattina l’udienza preliminare per il procedimento relativo alla morte di Diego Duca e Lucia Manfredi, i due coniugi quarantenni originari di Fabriano travolti e uccisi in un incidente stradale il 4 gennaio scorso in via Esino, nel quartiere di Torrette. La difesa dell’imputato, un collaboratore scolastico di 61 anni alla guida della Bmw che centrò la Fiat Panda su cui viaggiavano marito e moglie, ha manifestato l’intenzione di arrivare a un patteggiamento. La strada, però, resta al momento preclusa: manca ancora il parere dell’assicurazione sul risarcimento ai familiari delle vittime, condizione necessaria per procedere.

Secondo la ricostruzione, l’impatto avvenne all’altezza dell’incrocio con via Aso. Lo schianto non solo provocò la morte di Duca, autista soccorritore del 118 di Perugia, e di Manfredi, neurologa in servizio all’ospedale regionale di Torrette, ma distrusse anche una cabina del metano, causando una fuga di gas che lasciò per un giorno senza fornitura diverse abitazioni della zona.

Il 61enne è chiamato a rispondere di duplice omicidio stradale e interruzione di pubblico servizio. A rappresentarlo sono gli avvocati Elisa Pavoni e Marco Giorgetti. Oggi il giudice Francesca De Palma ha rinviato l’udienza al 16 febbraio, in attesa che la compagnia assicurativa definisca la propria posizione sul risarcimento.

I familiari delle vittime – una decina in tutto – si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Ruggero Benvenuto e hanno quantificato una richiesta di quasi due milioni di euro. In giudizio è stata chiamata come responsabile civile anche la compagnia assicuratrice dell’auto guidata dall’imputato. Parte civile pure l’associazione Vittime della Strada, rappresentata dall’avvocato Silvia Paoletti.

Tutti gli articoli
Vera News , notizie su