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Si attende l’autopsia per chiarire cosa abbia provocato il decesso di Filippo Siciliano, il pescatore sangiorgese trovato con delle profonde ferite alla schiena a pochi passi dai binari ferroviari. Ma da una prima ricostruzione degli inquirenti, il 54enne potrebbe essere stato colpito da un treno in transito, che gli ha provocato uno squarcio mortale.

La tragedia sarebbe avvenuta alcuni giorni fa, mentre il cadavere è stato rinvenuto intorno a mezzogiorno di sabato da una donna che passeggiava con il cane. Il labrador aveva fiutato qualcosa nel canneto al lato della ferrovia, in direzione di via Marche: un punto distante dalla stazione e dove non c’è un accesso diretto, se non quello di un cancello chiuso.

Le indagini della Squadra Mobile di Fermo, in collaborazione con la Polfer, si concentrano sul perché Filippo fosse lì e se la tragedia sia stata provocata da un incidente o un gesto volontario. Al vaglio anche le telecamere della zona.

Quando i soccorritori sono giunti sul luogo del macabro ritrovamento, per quell’uomo non c’era ormai più nulla da fare: il corpo era già in stato di decomposizione, tanto che inizialmente era stato scambiato per un uomo di colore.

La vittima non aveva documenti addosso e gli agenti della polizia di Stato, assieme agli specialisti della Polfer si sono subito messi al lavoro per l’identificazione, arrivata ufficialmente solo dopo qualche ora. La città è rimasta sotto choc per la notizia: sia al porto che nella zona nord di Porto San Giorgio Filippo Siciliano era piuttosto conosciuto. Sul luogo della tragedia anche il sindaco Vesprini.

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