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PESARO - Fox Petroli interviene nel dibattito che in queste settimane sta animando Pesaro attorno al progetto del nuovo impianto di Gas naturale liquefatto. A prendere posizione è Roberto Berloni, amministratore delegato della holding del gruppo, che respinge le critiche avanzate da alcuni cittadini e dagli attivisti del movimento No Gnl, preoccupati per gli impatti ambientali e per la sicurezza dell’area.
Berloni ricorda innanzitutto che il sito è sottoposto a monitoraggi ambientali continui: “L’impianto è controllato tramite piezometri permanenti e verifiche trimestrali eseguite dagli enti competenti, e finora non sono mai emerse contaminazioni”. Un aspetto che, secondo l’azienda, conferma la piena compatibilità con gli standard ambientali richiesti.
Per quanto riguarda il rischio idrogeologico, il manager spiega che sono state effettuate analisi “dettagliate e basate su dati storici di oltre due secoli”, elaborate insieme al Consorzio di bonifica e all’Autorità di bacino. Tutte le simulazioni, sostiene, indicherebbero condizioni operative considerate sicure. “Il Gnl è tra i combustibili più sicuri a livello internazionale e il progetto integra misure di mitigazione complete”, afferma Berloni, precisando che l’iter autorizzativo prosegue regolarmente presso il Ministero competente.
Sul piano giuridico, il gruppo conferma la presenza di ricorsi sia in sede ministeriale sia comunitaria, ricordando però che anche l’azienda ha depositato memorie difensive per ribadire la correttezza dell’intero procedimento. “Abbiamo seguito in modo trasparente e rigoroso tutte le norme vigenti. Confidiamo nella solidità del progetto”, aggiunge.
Il tema del transito dei camion diretti all’impianto, più volte sollevato dagli oppositori, viene respinto con fermezza: “Ogni mezzo in entrata e in uscita è controllato dalla Guardia di Finanza e gli autisti sono iscritti in una white list. Respingiamo qualsiasi allusione rispetto a trasporti irregolari”. Berloni fa riferimento anche al recente sorvolo con un drone sull’area dell’impianto: “Ci troviamo in zona rossa per la presenza dell’eliporto. Un’operazione del genere è vietata e pericolosa. Abbiamo informato le autorità competenti”.
L’amministratore delegato distingue infine tra il confronto pubblico sul futuro energetico del territorio e quelle che definisce accuse lesive: “Il dibattito è legittimo e comprensibile. È normale che alcuni cittadini non condividano la visione industriale del progetto. Ma non possiamo accettare attribuzioni di comportamenti illegali o irregolari che danneggiano la reputazione della nostra realtà”.
La discussione sul Gnl, intanto, prosegue tra posizioni contrapposte, ricorsi pendenti e un procedimento autorizzativo ancora in corso al Ministero, in un contesto in cui ambiente, energia e territorio restano al centro dell’attenzione pubblica.
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