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ANCONA - Nell’ambito dell’attività di contrasto dell’immigrazione irregolare, la Polizia di Stato della Questura di Ancona ha effettuato il rimpatrio di un 34enne di origini marocchine, che si trovava recluso presso la casa circondariale di Ancona per scontare una condanna a oltre 4 anni di reclusione per i reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, sequestro di persona, detenzione e porto illegale di armi.
L’uomo è stato accompagnato presso la frontiera aerea di Bologna, dove è stato preso in consegna da un dispositivo composto da quattro scortisti internazionali. Durante le ore notturne, il volo di linea giungeva a destinazione portando così a compimento l’espulsione giudiziaria.
Salgono così a 50 i rimpatri eseguiti a vario titolo dalla Questura di Ancona a partire dal 1° gennaio 2025, cui si sommano i 31 accompagnamenti presso i centri di permanenza per i rimpatri e i 95 ordini del Questore di abbandonare il Territorio Nazionale entro 7 giorni.
Significativo in questo senso è stato il lavoro degli uomini e delle donne dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Ancona: grazie alla promozione delle relazioni istituzionali con i consolati e le ambasciate dei paesi di provenienza degli espellendi ed il conseguente rilascio dei documenti utili all’espatrio, è stato possibile superare il già ottimo risultato del 2024.
Diversi sono stati i paesi di destinazione che hanno visto impiegato il personale di scorta della Questura di Ancona: Cina, Madagascar, Equador, Tunisia, Albania, Pakistan, Bangladesh.
Quelle di rimpatrio, sono operazioni complesse che mirano ad un allontanamento definitivo dal territorio degli stranieri irregolari e pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica nonché per la pacifica convivenza tra i cittadini. Si tratta di attività che coinvolgono numerosi attori e che comportano una minuziosa organizzazione delle risorse a disposizione della Questura.
Il Questore Capocasa: "Allontanare materialmente dal territorio cittadini stranieri irregolari e pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica consente di evitare che questi possano trattenersi irregolarmente commettendo reati di varia specie. Resta sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato per la lotta all’immigrazione clandestina nei confronti degli stranieri pericolosi, irregolari sul nostro territorio ed in grado di creare gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica."
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