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FERMO - Prosegue senza sosta l’impegno dei Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo nel contrasto ai furti e alle truffe, attività fondamentale per la sicurezza e la tranquillità delle comunità locali. Gli ultimi interventi, frutto di un’azione coordinata e mirata sul territorio, hanno portato a tre denunce e un arresto.

A Porto San Giorgio, i militari della Stazione Carabinieri hanno denunciato due cittadini sudamericani, una donna di 27 anni e un uomo di 37, entrambi senza fissa dimora, ritenuti responsabili di un furto con destrezza in concorso. I due avrebbero messo a segno un colpo con la cosiddetta “tecnica del guano di piccione”: fingendo di aiutare un anziano a pulirsi dopo avergli sporcato i vestiti con una sostanza simile a escrementi, gli avrebbero sottratto una collana d’oro. L’Arma ricorda alcune semplici precauzioni per evitare simili truffe: diffidare degli sconosciuti che si avvicinano con eccessiva confidenza, mantenere la distanza e, in caso di sospetto, cercare un luogo sicuro e contattare subito il 112.

A Montegranaro, invece, i Carabinieri hanno denunciato un trentatreenne italiano, anche lui senza fissa dimora, per tentato furto in una tabaccheria. L’uomo, travisato da una felpa con cappuccio, avrebbe cercato di forzare la saracinesca del negozio, ma è stato messo in fuga dal sistema d’allarme. Le immagini della videosorveglianza hanno permesso ai militari di identificarlo rapidamente.

Infine, a Porto Sant’Elpidio, i Carabinieri hanno arrestato un quarantanovenne italiano residente in provincia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Fermo. L’uomo deve scontare quattro anni di reclusione per i reati di evasione e tentato furto aggravato commessi nel 2012 e nel 2021. È stato condotto alla Casa Circondariale di Fermo.

Questi risultati confermano l’efficacia dell’azione capillare dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto alla microcriminalità e nella tutela della sicurezza pubblica. Fondamentale, sottolineano gli investigatori, resta anche il contributo dei cittadini e la presenza di sistemi di sicurezza passiva come allarmi e telecamere, strumenti preziosi per prevenire i reati e supportare le indagini.


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