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 "Ritengo la decisione assunta dal comitato provinciale dei garanti del Pd nei miei confronti grave e assurda allo stesso tempo. Nel merito e nel metodo".

Lo scrive in una nota il consigliere regionale nelle Marche, Antonio Mastrovincenzo, commentando la cancellazione dall’Anagrafe degli iscritti dei dem per il 2025/2026.

"Mi sono candidato nella lista ’Matteo Ricci Presidente’ sulla base di una delibera votata, contestualmente alle liste Pd, dall’assemblea regionale, massimo organismo del partito nelle Marche. - aggiunge Mastrovincenzo - La stessa assemblea aveva inoltre deliberato la mia permanenza, senza alcuna interruzione, nel partito e il mio immediato ingresso nel gruppo del Pd in caso di elezione. Se non ci fossero state queste condizioni non mi sarei mai candidato in un’altra lista".

Secondo il consigliere regionale, esponente di spicco dem nelle Marche e iscritto al partito dal 2008, "la decisione del comitato dei garanti viola inoltre palesemente l’articolo 47, comma 3, dello Statuto nazionale Pd, secondo cui avrei dovuto essere informato del procedimento avviato e poi essere ascoltato nel merito e avrebbero dovuto essermi notificati anche i termini e le modalità per un eventuale ricorso. Nulla di tutto questo è avvenuto".

"A questo punto potrei comunque tentare di presentare ricorso e al contempo richiedere di aderire (da non iscritto) al Gruppo consiliare Pd. - conclude il consigliere - Ritengo però che la scelta più seria e coerente, da parte mia, sia attendere che l’atto illegittimo e ingiusto con cui sono stato sospeso venga messo in discussione con una presa di posizione chiara e inequivocabile degli organi del Partito, a livello provinciale e regionale. In mancanza di questi atti formali, con rammarico, dovrò e saprò trarne le conseguenze".

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