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Deteneva la pistola da molto tempo e non aveva mai dato segnali di squilibrio tali da consigliare di togliergli la possibilità di avere con sé l’arma. Emergono nuovi particolari dalle indagini in corso da parte die carabinieri di San Benedetto e coordinate dalla procura di Ascoli Piceno sull’omicidio suicidio avvenuto ieri pomeriggio in via Stamira al civico nove. Al piano terra dell’abitazione tra le 15 e le 17 si è consumato il dramma: Mario Cutella 80 anni ha sparato contro al compagna malata coetanea, Vanda Venditti uccidendola e poi si è puntato l’arma contro e si è tolto la vita. I corpi senza vita dei due anziani sono stati trovati vicini in camera da letto. Nel dicembre scorso, la donna aveva accusato un problema invalidante di salute e stava molto male. Era ospitata in una residenza sanitaria. Il compagno, che di solito andava a trovarla nella struttura di ricovero, ieri invece aveva voluto che la portassero a casa da dove poi sarebbe stata riaccompagnata nella residenza sanitaria. Ma la donna non è mai tornata nella rsa perché uccisa nella sua stessa casa dall’uomo con cui aveva trascorso 30 anni di vita insieme.
La casa è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi della scientifica mentre le salme sono state ricomposte all’obitorio di San benedetto del Tronto per l’autopsia. Al momento non si sa ancora quanti colpi siano stati esplosi.
Sconcerto nella zona poco distante dal lungomare e dal Campo Europa, una sorta di piccolo villaggio dove ci si conosce un po’ tutti e nessuno del vicinato poteva immaginare una tragedia del genere considerato che Mario Cutella era una persona anche molto socievole e mite. La lettura più plausibile sulla natura dell’omicidio suicidio resta il dramma della disperazione legata alla malattia
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