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MONTEGALLO – Una missione in elicottero dei Vigili del Fuoco ha permesso oggi di completare le operazioni di rilievo e monitoraggio della frana di Sasso Spaccato, nel territorio comunale di Montegallo, una delle più vaste e delicate del versante marchigiano dei Monti Sibillini. L’intervento, coordinato dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione, si inserisce nel programma di sicurezza e prevenzione che accompagna la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2016.
L’attività si è svolta con il supporto di un elicottero dei Vigili del Fuoco di Pescara e del Comando provinciale di Ascoli Piceno, che ha consentito il trasporto in quota dei tecnici e dei ricercatori dell’Università di Firenze per l’installazione della nuova strumentazione di misura. Il movimento franoso di Sasso Spaccato, riattivatosi dopo i terremoti e la violenta nevicata del gennaio 2017, interessa un versante adiacente alla faglia del Monte Vettore, dove masse rocciose incombono su frazioni di Montegallo già coinvolte nella ricostruzione post-sisma.
La missione odierna completa il lavoro avviato lo scorso 16 settembre, quando il maltempo aveva costretto a interrompere le operazioni. Le nuove apparecchiature installate in quota integrano un sistema di sorveglianza video ad alta risoluzione già operativo dal mese di aprile, che consente di rilevare eventuali spostamenti e deformazioni della parete rocciosa.
L’intervento rientra nell’Accordo di collaborazione tra il Commissario Straordinario e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, che prevede uno stanziamento di 3,2 milioni di euro per studi e monitoraggi sui fenomeni franosi nelle aree del cratere sismico. Il programma, articolato in più fasi, interessa in particolare cinque grandi frane nei territori di Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco e Montefortino, con l’obiettivo di aggiornare le perimetrazioni PAI e garantire la sicurezza geologica delle aree in ricostruzione.
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