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Guidava sotto l’effetto dell’alcol il 41enne albanese alla guida della Mercedes Classe A che sabato sera si è scontrata lungo la Statale 16 con la Mercedes Glb condotta da Emidio Croci, 47 anni, padre di tre figli, morto sul colpo. La conferma è arrivata con gli esiti delle analisi tossicologiche, trasmessi alla Procura di Teramo che coordina l’inchiesta. L’uomo, residente a Alba Adriastica, si trova attualmente ricoverato all’ospedale di Giulianova. La Procura di Teramo su quanto accaduto ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di omicidio stradale, lesioni e omissione di soccorso. Nel frattempo la moglie di Croci che subito dopo lo schianto era stata ricoverata all’ospedale di Sant’Omero in stato di choc, è stata dimessa ed è tornata a casa. Restano gravi le condizioni del figlio che è tutt’ora ricoverato all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. Il caso è stato affrontato anche dalla trasmissione di Rai2 Ore 14, condotta da Milo Infante, che ha ricostruito le fasi del tragico schianto, ipotizzando subito l’alterazione da alcol. Un’ipotesi ora confermata, ma che inizialmente la difesa aveva invitato a trattare con cautela. Dopo l’incidente, l’uomo si era dato alla fuga salvo poi costituirsi spontaneamente in caserma. Con lui, a bordo della Classe A, viaggiava un altro individuo, tuttora ricercato dagli inquirenti. Le indagini proseguono serrate: oltre agli esami tossicologici, la Procura attende i risultati degli accertamenti tecnici sui mezzi per chiarire ogni dettaglio di una tragedia che ha sconvolto profondamente le comunità di San Benedetto e Acquaviva Picena dove Croci viveva ed era molto conosciuto e quella di Ripratransone dove lavorava.
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