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ANCONA- Dopo la conferma di Matteo Ricci al Parlamento europeo, che scioglie ogni dubbio sul suo mandato a Bruxelles e apre le porte del Consiglio regionale a Michele Caporossi, il movimento politico “Progetto Marche Vive” si prepara a inaugurare una nuova fase: quella che viene definita di una opposizione di governo, lucida, costruttiva e profondamente radicata nei valori del riformismo marchigiano.
«Progetto Marche Vive nasce come progetto di governo – ha dichiarato il neoconsigliere Michele Caporossi – e anche dai banchi dell’opposizione manterrà fede a questa vocazione. Continueremo a lavorare per il cambiamento con una cultura politica fondata sulla responsabilità, sulla competenza e sulla programmazione».
Un’alleanza centrista e riformista, viva di tutte le energie civiche, politiche, laiche e cattoliche che hanno dato vita a questa esperienza, Progetto Marche Vive intende farsi laboratorio di idee e di prospettive per una Regione che merita un orizzonte diverso. «La nostra forza – ha proseguito Caporossi – è nella pluralità delle sensibilità che compongono la lista: un patrimonio umano, politico e culturale che non deve disperdersi, ma anzi consolidarsi come motore di una nuova stagione».
Il movimento guarda al futuro con un metodo chiaro: una programmazione articolata sul breve, medio e lungo periodo, come autentico strumento di governo anche dall’opposizione «Non faremo un’opposizione di testimonianza, ma un’opposizione di proposta, di contenuti, di visione – ha sottolineato Caporossi –. La nostra sarà un’offensiva culturale, capace di rimettere al centro il valore della buona politica, delle competenze, della concretezza».
Nel solco della campagna elettorale appena conclusa, Progetto Marche Vive conferma la propria attenzione ai temi che ne hanno contraddistinto l’impegno: la sanità pubblica e le fragilità sociali, la famiglia, le politiche per le aree interne, lo sviluppo equilibrato del territorio. Questioni decisive che, oggi più che mai, chiedono risposte di sistema e non slogan.
«Le Marche hanno bisogno di un nuovo respiro, di una visione che coniughi giustizia sociale e crescita economica, innovazione e solidarietà. Questo continuerà a essere il nostro orizzonte, dentro e fuori l’aula consiliare», ha concluso Caporossi, ringraziando tutte le donne e gli uomini che hanno creduto nel progetto, «perché il nostro più grande capitale resta quello umano».
Con il sostegno del leader Matteo Ricci, che da Bruxelles ha ribadito il proprio impegno a coordinare e rafforzare il fronte progressista nelle province marchigiane, Progetto Marche Vive si pone ora come pilastro centrale del campo riformista: una forza pronta a trasformare l’opposizione in occasione di crescita, di dialogo e di futuro per l’intera comunità regionale.
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