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PESARO - Dopo i recenti episodi che hanno destato allarme nei residenti del centro cittadino rispetto a comportamenti gravemente molesti e che, in alcuni casi, sono sfociati anche in danneggiamenti e minacce, la Polizia di Stato ha messo in atto una articolata attività di contrasto che ha consentito di ricostruire gli episodi accaduti e di deferire alle competenti autorità i responsabili per le condotte accertate.

Si è poi intensificata l’attività di prevenzione con costanti servizi di controllo delle aree in cui si sono verificati gli episodi denunciati, anche con l’impiego dei reparti prevenzione crimine e delle unità cinofile.
Parallelamente a tale attività il Questore di Pesaro-Urbino ha emesso diverse misure di prevenzione a carico dei soggetti coinvolti in conseguenza delle quali questi sono stati ammoniti dal reiterare condotte analoghe a quelle accertate o è loro impedito di poter accedere in determinate aree della città, tra cui tutte quelle interessate dai fatti accertati; pena il deferimento all’autorità giudiziaria per violazioni di tipo penale, come l’arresto e la reclusione.
In questo senso, la Divisione Anticrimine della Questura di Pesaro- Urbino, sulla base di quanto emerso ed all’esito delle attività investigative svolte, ha avviato un’articolata istruttoria finalizzata all’emissione delle più adeguate misure di prevenzione previste dalla legge e di competenza del Questore e, all’esito della attività istruttoria, ai soggetti ritenuti responsabili dei fatti sono stati emessi complessivamente otto misure di prevenzione, a quattro diverse persone.
I fatti riguardano episodi accaduti nella zona compresa tra piazzale Matteotti e piazzale Lazzarini (lesioni procurate ad un giovane, danneggiamento di edifici pubblici o di autovetture, esplosioni pericolose con pistola a salve, reati contro il patrimonio).
In particolare, quattro divieti di accesso ad aree urbane, i Dacur, che vietano ai soggetti, tutti di giovanissima età, di frequentare le aree del centro interessate dagli episodi di molestie e danneggiamenti, e quattro avvisi orali, dalla cui violazione consegue l’applicazione di misure di prevenzione più gravi. Le eventuali violazioni alle prescrizioni imposte sono punite con pene estremamente severe che variano dall’arresto da sei mesi ad un anno fino alla reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10.000 a 24.000 euro.
Tale attività di prevenzione rientra nelle più ampie competenze attribuite dalla legge al Questore al fine di rispondere in modo efficace a quelle forme di violenza che talvolta si verificano nelle aree urbane e che destano allarme nella cittadinanza.

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