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La transizione ecologica trova nuove strade in Alto Adige: la Provincia ha deciso di trasformare anche i parcheggi in risorse energetiche. Contributi fino al 40% permetteranno alle Pubbliche Amministrazioni di installare coperture fotovoltaiche che non solo riducono i costi, ma rendono attivi spazi finora passivi. Un’iniziativa che cambia prospettiva: non più solo tetti e facciate, ma aree urbane comuni che diventano motore della sostenibilità.
Contributi e obiettivi al 2037
Gli incentivi sono differenziati: 30% per i pannelli solari su tetti pubblici e 40% per i parcheggi coperti con fotovoltaico, includendo anche le strutture di copertura. Un aiuto che permette agli enti locali non solo di installare nuovi impianti, ma anche di farlo riducendo in modo sostanziale l’impegno finanziario diretto. Non si tratta di piccoli sgravi: la copertura fino al 40% rende sostenibili progetti che, fino a ieri, sarebbero stati troppo onerosi per molti Comuni. Inoltre, finanziare anche le strutture di copertura significa dare nuova funzione a spazi che, altrimenti, resterebbero passivi e sottoutilizzati.
Questa misura si inserisce nel quadro del Piano Clima Alto Adige 2040, che fissa obiettivi ambiziosi: portare la quota di energia rinnovabile al 75% entro il 2030 e all’85% entro il 2037. Per raggiungerli, sono previsti 400 MW di nuova capacità fotovoltaica entro il 2030 e altri 400 MW entro il 2037. Per avere un’idea della portata, 400 MW equivalgono a centinaia di impianti di medie dimensioni. È un salto quantitativo ma anche qualitativo: l’Alto Adige diventa laboratorio nazionale di come coniugare obiettivi climatici e sviluppo territoriale.
Perché la novità è rilevante
La misura introduce un elemento mai visto prima: i contributi possono coprire anche le spese correnti, aprendo così la strada a soluzioni di leasing operativo. Le amministrazioni possono quindi mettere a disposizione aree adeguate senza dover sostenere tutto l’investimento iniziale. L’energia prodotta potrà essere utilizzata direttamente per i consumi interni, immessa in rete o condivisa all’interno di Comunità Energetiche Rinnovabili. È un cambio di paradigma: non più solo il classico modello “spendo oggi per risparmiare domani”, ma la possibilità di attivare progetti anche in assenza di fondi propri, grazie a formule innovative. Così si amplia il numero di enti in grado di partecipare alla transizione energetica.
Prime applicazioni concrete
Già a settembre, sono stati segnalati i primi interessi da parte di enti locali e comunità energetiche intenzionate a presentare domanda. La scadenza fissata per quest’anno è il 1° ottobre 2025, e molte amministrazioni stanno valutando come inserire queste opportunità nei propri piani di riqualificazione energetica. Nonostante la prima finestra sia già chiusa, il vero valore sta nell’apertura di un percorso pluriennale. I Comuni più rapidi hanno fatto da apripista, ma nei prossimi mesi si potrà valutare l’impatto delle prime candidature e prepararsi al meglio alle edizioni successive.
Energia e città: quando l’innovazione incontra lo spazio pubblico
La scelta di coprire i parcheggi con impianti fotovoltaici non è solo un passo tecnico, ma un segnale culturale: riconoscere che lo spazio urbano non può più essere neutro, bensì parte attiva nella riduzione delle emissioni. Le città che investono in soluzioni di questo tipo ridefiniscono il concetto stesso di infrastruttura pubblica, trasformandola in risorsa. La domanda ora è se questa visione saprà estendersi oltre i confini altoatesini e diventare modello nazionale.
Un modello replicabile
Il caso altoatesino mostra come le aree già urbanizzate possano diventare una risorsa energetica senza nuovo consumo di suolo. I parcheggi, in particolare, si trasformano da spazi passivi a infrastrutture attive, capaci di ridurre i costi energetici e aumentare l’autonomia degli enti pubblici. Qui il messaggio è forte: non servono sempre nuove aree o grandi investimenti “greenfield”. Si possono rigenerare superfici esistenti, riducendo l’impatto ambientale e creando valore immediato per comunità e istituzioni.
Per Solexpert, che accompagna nella scelta e gestione di impianti fotovoltaici, questa iniziativa conferma una tendenza chiara: la sostenibilità passa sempre più dall’uso intelligente degli spazi esistenti. Oggi i parcheggi possono diventare il simbolo di un nuovo approccio, dove energia, innovazione e comunità si incontrano in un modello virtuoso e replicabile. Il ruolo di operatori esperti sarà fondamentale per tradurre queste linee guida in progetti concreti.
Non basta l’incentivo: servono competenze, pianificazione e visione strategica.
Questo contributo è ispirato a un approfondimento pubblicato da sul nostro sito. Solexpert - fotovoltaico facile.
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