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ANCONA – Si è chiusa la campagna di controlli estivi condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Ancona insieme alla Guardia Costiera e ai reparti specializzati dell’Arma. Un’attività su vasta scala che ha interessato lidi, bar, ristoranti e locali delle principali località balneari della provincia, con l’obiettivo di garantire legalità e sicurezza in un periodo caratterizzato da grande afflusso turistico.
Il bilancio parla chiaro: 25 strutture ispezionate, oltre 80mila euro di sanzioni amministrative comminate e otto gestori denunciati all’autorità giudiziaria. In due casi è scattata anche la sospensione immediata dell’attività.
I controlli sul litorale
L’operazione, avviata a giugno nell’ambito del progetto “#estatesenzapensieri”, ha visto impegnati anche i Carabinieri forestali, i Nas e i Nil, con verifiche concentrate sul rispetto delle norme igienico-sanitarie, sulla sicurezza dei lavoratori e sull’osservanza delle disposizioni ambientali.
A Numana, irregolarità sono state rilevate in sette locali. In un ristorante la Guardia Costiera ha sequestrato oltre 20 chili di pesce privo di tracciabilità, mentre in un altro esercizio sono stati scoperti tre lavoratori in nero: per il titolare è scattata la sospensione dell’attività e la denuncia. Ulteriori sanzioni hanno riguardato la gestione della sicurezza e alcune carenze igieniche.
A Senigallia, i controlli hanno evidenziato in generale il rispetto delle regole, ma due locali sono stati multati per inadeguatezze sul fronte igienico e della sicurezza. Un altro stabilimento è stato sanzionato per aver organizzato serate danzanti senza le necessarie autorizzazioni.
A Falconara Marittima, invece, un lido è stato chiuso immediatamente per gravi violazioni igienico-sanitarie e carenze sulla sicurezza. Il titolare è stato deferito e sanzionato per oltre 30mila euro.
Legalità e prevenzione
Complessivamente, le ispezioni hanno confermato la necessità di un’attività di vigilanza capillare durante la stagione turistica. Le forze dell’ordine sottolineano che i controlli non hanno finalità punitive, ma preventive: servono a tutelare cittadini e turisti e a sostenere un settore strategico come quello dell’accoglienza balneare.
Le persone denunciate, ricordano i carabinieri, sono da considerarsi sottoposte a indagini e godono della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.