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Potrebbe costare caro il gesto del tassista pescarese che, nei giorni scorsi, si è rifiutato di far salire a bordo del proprio veicolo il cane guida di una coppia formata da una persona non vedente e da un ipovedente. L’episodio è avvenuto a Pescara e ha suscitato forte indignazione, spingendo il Comune ad attivare la commissione Taxi, che nelle prossime settimane valuterà l’accaduto e potrebbe disporre la sospensione della licenza fino a 30 giorni.
A ricostruire l’accaduto è Antonio Abbagnale, presidente del Cotape (il consorzio dei taxi di Pescara) e responsabile regionale del sindacato Uri, che ha incontrato la coppia per porgere personalmente le scuse, insieme ai sindaci di Pescara e Montesilvano. «Il collega aveva l’obbligo di accettare il cane guida, come previsto per legge, trattandosi di persone con disabilità. È un gesto che danneggia l’immagine dell’intera categoria», ha commentato con fermezza Abbagnale.
Il presidente Cotape ha inoltre annunciato che offrirà personalmente una corsa gratuita ai due passeggeri sabato prossimo, quando dovranno tornare dalla struttura ricettiva di Montesilvano alla stazione di Pescara. «Voglio che sappiano che, al di là di questo increscioso episodio, noi siamo estremamente sensibili a queste tematiche. Non si può sbagliare su cose così importanti».
Il caso ricorda episodi simili avvenuti in altre città italiane, come quello registrato a Milano, dove per un rifiuto analogo era scattata la sospensione del servizio per un mese. Ora la decisione finale spetta alla commissione comunale, ma l’attenzione pubblica e mediatica potrebbe pesare nella valutazione. Nel frattempo, il gesto di Abbagnale vuole essere un segnale chiaro: il trasporto accessibile è un diritto che va tutelato e rispettato, senza eccezioni.

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