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Era attesa per domani, invece c’è stata un’accelerazione nell’estradizione dalla Spagna di Andrea Cavallari, il 26enne modenese, ex componente della banda dello spray e condannato per la strage di Corinaldo, che il 3 luglio aveva fatto perdere le sue tracce approfittando del permesso premio per la sua laurea a Bologna per poi essere catturato a Barcellona dopo due settimane di latitanza. Cavallari è atteso a Roma già domani e sarà trasferito nel carcere di Civitavecchia.
Il 26enne di Bomporto (Modena) era uno dei membri della cosiddetta banda dello spray che in una delle sue azioni, l’8 dicembre 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), seminò il panico e provocò una calca in cui morirono schiacciati cinque minorenni e una madre di 39 anni. Cavallari fu arrestato ad agosto 2019 dai carabinieri di Ancona insieme ad altri componenti della banda di cui faceva parte, accusati a vario titolo di omicidio preterintenzionale plurimo, furto, rapina e lesioni personali. I vari gradi del processo ne hanno accertato le responsabilità e nel 2022 la Cassazione ha confermato le condanne. A Cavallari erano stati inflitti 11 anni e 10 mesi. Dal carcere della Dozza di Bologna si è iscritto a Giurisprudenza e ha intrapreso un percorso di studi in scienze giuridiche con specializzazione in consulente del lavoro e delle relazioni aziendali. Il 3 luglio la data della laurea e il permesso premio per discuterla, ma dopo il pranzo con alcuni familiari Cavallari ha fatto perdere le sue tracce.
La sua latitanza è durata circa due settimane, finendo la mattina del 17 luglio in un albergo della nota località turistica spagnola di Lloret de Mar. È stato localizzato grazie alle indagini del nucleo investigativo dei carabinieri di Ancona e Bologna e della polizia penitenziaria bolognese. Nella fuga, dai dettagli fin qui emersi, si è fatto sicuramente aiutare ed è ora sui suoi eventuali complici che sono ancora in corso serrate indagini. Il giovane fuggitivo aveva con sé un vero e proprio "kit" dell’evaso, da documenti falsi a una carta di credito intestata a una donna, e soprattutto una gran quantità di denaro contante falso. A tradirlo sono stati i pagamenti elettronici, oltre al profilo tenuto non proprio basso, come dimostrano due settimane vissute all’insegna di una vacanza. Quando è stato bloccato, Cavallari stava uscendo dall’albergo, probabilmente per andare in spiaggia o per fare un giro.
Ora dal carcere di Brians (Barcellona), dove è stato trasferito in attesa del completamento della procedura di estradizione, è atteso a Roma domani.

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