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Nella progettazione degli spazi, siamo abituati a partire da ciò che vediamo — riviste, showroom, tendenze. Ma ciò che dovremmo davvero ascoltare è ciò che facciamo. I nostri gesti quotidiani, automatici, inconsapevoli raccontano moltissimo di ciò che ci serve davvero. Dove ci fermiamo sempre? Cosa ripetiamo senza pensarci? Questa è l’etnografia domestica: osservare la nostra vita per tradurla in un progetto che ci assomiglia, ci agevola, ci capisce. Perché se impariamo ad ascoltare i segnali della casa, possiamo creare spazi che rispondono — invece che resistere.
Dove ti fermi sempre? Dove vai senza pensarci?
La cucina, più di ogni altro ambiente domestico, è fatta di automatismi. Gesti che non decidiamo, ma ripetiamo.
Ti fermi sempre nello stesso punto per tagliare, anche se il tagliere è a sinistra. Appoggi la moka sempre sulla stessa porzione di piano, anche se ci sono superfici più vicine. Il frigo è lontano dal piano cottura, quindi percorri ogni giorno quei 3 metri in più, magari con un mestolo in mano.
Questi comportamenti sono mappe silenziose del nostro modo di abitare. Non raccontano come dovrebbe funzionare lo spazio, ma come funziona davvero. Sono la chiave per progettare ambienti su misura per noi, invece che adattarci a spazi pensati per qualcun altro.
Il progetto che nasce dal comportamento, non dalla rivista
È facile lasciarsi sedurre dalle immagini patinate: cucine minimaliste, superfici perfette, simmetrie calcolate. Ma la vita vera — e i suoi gesti — è più disordinata. E più intelligente. Un progetto sensato dovrebbe partire dall’etnografia domestica: osservare come ci muoviamo nello spazio, in quali momenti, con quali strumenti.
Se scoli la pasta e ti giri su te stesso per raggiungere il lavandino, c’è un problema di flusso. Se ogni sera sposti la fruttiera per usare il piano di lavoro, c’è un problema di layout. Se la presa del frullatore è troppo lontana e usi una prolunga, manca una connessione tra gesto e struttura.
Questi non sono dettagli. Sono segnali che qualcosa non sta rispondendo al tuo modo di vivere. E ogni progetto che ignora questi segnali, finisce per essere esteticamente bello ma funzionalmente cieco.
3 consigli pratici per “ascoltare la casa”
1. Mappatura dei gesti. Prendi una giornata qualsiasi e osservati: dove ti muovi di più? Dove si creano code? Dove ti ritrovi a spostare oggetti inutili? Annota tutto. Sono pattern rivelatori.
2. Frequenza d’uso = centralità. Gli oggetti più usati dovrebbero essere i più accessibili. Se il macinacaffè è parte del tuo rituale quotidiano, dovrebbe essere a vista, non nascosto. Progetta i contenitori, i ripiani e le altezze in base all’uso reale.
3. Ascolta i fastidi. Quella mensola troppo alta, l’anta che sbatte, la luce che arriva solo da sinistra: sono micro-conflitti quotidiani che parlano di attrito. Non ignorarli. Risolverli è progettare meglio.
Lo spazio come corpo: progettare secondo i gesti
Nel dibattito sul design degli interni, si parla spesso di estetica, meno di biomeccanica quotidiana. Eppure, è proprio l’interazione corpo-spazio a determinare la qualità dell’abitare. Alcuni brand, come Lekkel, stanno sperimentando approcci progettuali ispirati all’antropologia domestica, basati sull’osservazione dei gesti ripetuti e dei disagi ricorrenti. Ne emerge un’idea di cucina come estensione naturale del corpo, più che semplice contenitore. Un cambio di paradigma che apre a nuove riflessioni sull’ergonomia emotiva degli spazi.
La cucina che ti osserva… e risponde
Il vero design non si impone: interpreta. Una cucina ben progettata sembra farti sentire a casa ancor prima di aprire un cassetto. Non è solo ergonomia. È empatia progettuale. Ogni elemento — un’altezza, una texture, un’apertura — può essere un atto di ascolto. Ma solo se nasce dall’osservazione dei tuoi bisogni reali.
Lekkel lavora proprio in questa direzione: prima osserva, poi progetta. Ogni cucina è costruita attorno a una quotidianità, non a una moda. Perché lo spazio funziona davvero solo quando ti riconosce. E risponde.
Questo contributo è ispirato a un approfondimento pubblicato sul nostro sito. Lekkel - Luxury Exclusive Kitchen.
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