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“Cari ragazzi, che adulti vogliamo diventare? Quelli che fuggono davanti al confronto, al dissenso, al giudizio, agli esami, pur di non conoscere e nascondere i propri limiti e fragilità o persone che fronteggiano tutto quello che la vita gli mette davanti?". Il presidente del Consiglio Nazionale Anci Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, ha diffuso oggi una lettera aperta intervenendo sul caso dei ragazzi che si sono rifiutati di sostenere l’orale all’esame di maturità.
Fioravanti ha innanzitutto fatto riferimento al suo percorso di studi, professionale e personale. "In fabbrica, dove ero operaio, ci vedevamo trattati non come persone ma come matricole, e così in tanti momenti all’università, nel mondo della comunicazione, fino ad arrivare all’ufficio del sindaco dove lavoro attualmente. Sarebbe però miope - ha scritto - non vedere in tutti questi mondi le grandi possibilità, le infinite opportunità, e le forti risorse che tutte queste situazioni hanno saputo risvegliare in me".
Rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze, il presidente del Consiglio Nazionale Anci ricorda che "alla vostra età è cruciale scegliere le vostre battaglie, e soprattutto i modi giusti per farle senza vanificarle. Che siano modi costruttivi davvero, e non atti solo a conquistare la prima pagina di un giornale e il giorno dopo, invece, l’oblio. Contestare un sistema a cui abbiamo aderito non lo si fa sentendosi al di sopra di esso e delle regole, ma attraversandolo, anche con fatica e senso del dovere, senza confondere i ruoli, con coraggio quotidiano e senza scappare, proponendo con parole e con l’esempio soluzioni migliorative. ’Maturità’ è anche questo" ha aggiunto Fioravanti.
Il sindaco di Ascoli Piceno sottolinea che una delle pagine più belle che uno studente possa incontrare nei suoi pomeriggi di studio è racchiusa nel "De Providentia" di Seneca, dove si legge ’con il fuoco si prova l’oro’. "Le avversità ci temprano e forgiano la versione migliore di noi. Il fallimento, la tribolazione, per quanto dolorosi, possono essere a nostro favore come degli alleati perché, più di tutte le vittorie, sanno migliorarci. Abbiate dunque coraggio - esorta i ragazzi il presidente del Consiglio Nazionale Anci - Alimentate il fuoco della vostra passione e ricordatevi che il rispetto delle regole non vi rende schiavi, ma liberi e forti del diritto di poter dire la vostra per proporre o creare un vero cambiamento". 

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