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Era uscito dal carcere per laurearsi in legge all’Università di Bologna, ma dopo la cerimonia ha fatto perdere le proprie tracce.

Risulta irreperibile da giovedì, Andrea Cavallari, 26 anni, uno dei componenti della banda dello spray, condannato a 11 anni e 10 mesi in via definitiva per la strage di Corinaldo dove morirono sei persone (5 ragazzini e una mamma) a seguito di un tentativo di rapina nella discoteca Lanterna Azzurra.

Il magistrato di sorveglianza lo ha autorizzato ad uscire per sostenere la discussione della tesi, senza la scorta della polizia penitenziaria e accompagnato dai familiari. Da dopo la cerimonia, però, risulta irreperibile.

Il 26enne Andrea Cavallari, da qualche anno aveva intrapreso un percorso di studi in scienze giuridiche e di recente ha tagliato il traguardo della laurea, ma a quanto pare ha tagliato anche la corda.

Cavallari, originario della Bassa Modenese, era detenuto nel carcere della Dozza per scontare la pena a cui è stato condannato per i fatti avvenuti nell’anconetano l’8 dicembre 2018, quando centinaia di giovani attendevano il dj set di Sfera Ebbasta.

Il 26enne era stato arrestato ad agosto 2019 dai carabinieri di Ancona insieme ad altri componenti della banda di cui faceva parte, accusati a vario titolo di omicidio preterintenzionale plurimo, furto, rapina e lesioni personali, per aver spruzzato spray al peperoncino per poter derubare gli spettatori di un concerto che non si è mai tenuto perché prima dell’arrivo del rapper si scatenò in panico all’interno del locale.

I presenti si ritrovarono schiacciati dalla calca dopo gli spruzzi di spray urticante tra la folla. Il 12 dicembre 2022 la Cassazione ha confermato le condanne per la cosiddetta "banda dello spray", mentre prosegue il processo bis sulle responsabilità relative alle condizioni di sicurezza della Lanterna Azzurra.

 

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