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PESARO - "Dopo il parere negativo del comitato tecnico regionale dei Vigili del Fuoco, la politica ha il dovere di agire con determinazione. Il nostro obiettivo è chiaro: tutelare la salute dei cittadini, salvaguardare l’ambiente e fermare un progetto che presenta gravi criticità.” Con queste parole Gianluca Carrabs, della direzione nazionale di Europa Verde, ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella Sala Rossa del Comune di Pesaro, a seguito del deposito di una nuova interrogazione parlamentare a firma di Luana Zanella, capogruppo AVS alla Camera. “Questo progetto non può e non deve diventare un esperimento sulla pelle dei pesaresi.” Il monito di Sabrina Santelli, co-portavoce di Europa Verde Marche, che ha voluto sottolineare l’urgenza di fermare una trasformazione industriale “opaca, pericolosa e in pieno contrasto con gli interessi della collettività”. Al centro del documento parlamentare, il parere tecnico negativo espresso dal Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco delle Marche (verbale n. 8/2025), che – come sottolineato da Carrabs – “certifica nero su bianco tutte le preoccupazioni sollevate da cittadini, comitati ed enti locali”. Nel verbale si evidenziano invero carenze strutturali e criticità ambientali: serbatoi a fondo singolo, bacini non impermeabilizzati, assenza del nulla osta di fattibilità, mancanza di uno studio di impatto ambientale per gli scarichi nel fiume Foglia e una localizzazione in zona a rischio idrogeologico molto elevato (R4). Il tutto, a pochi metri dal corso del fiume e in prossimità di altri impianti a rischio di incidente rilevante (RIR), in violazione della normativa Seveso. Carrabs ha ribadito la richiesta di un sopralluogo urgente, denunciando come “lo stoccaggio attuale degli idrocarburi ponga un rischio ambientale già concreto e attuale”. “Ancora una volta – ha dichiarato – abbiamo avuto ragione. Il comitato ha confermato ciò che da tempo sosteniamo in solitudine. Il nostro approccio è scientifico, non ideologico. Le valutazioni tecniche non le facciamo noi, ma esperti indipendenti di altissimo livello. E i loro pareri parlano chiaro: il progetto presenta criticità abnormi”. Tra gli interventi più netti, quello di Grazia Francescato, già portavoce nazionale dei Verdi: “Da decenni ci accusano di ideologismo. Ma noi abbiamo un comitato etico-scientifico di altissimo profilo. Sono stati loro, sulla base dei documenti, a concludere che questo progetto rappresenta un fallimento delle politiche del Green Deal”. Francescato ha poi aggiunto: “Il gas è responsabile del 75% delle emissioni climalteranti del settore energetico. Tornare ai fossili non solo è insostenibile, ma contribuisce a scatenare i conflitti globali. Tutti piangono i bambini di Gaza, ma ogni scelta energetica contribuisce anche al loro destino. La nostra alternativa sono le rinnovabili vere, in mano ai cittadini. Questa è la vera scelta politica e morale per chi vuole stare dalla parte giusta della storia”.
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