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SAN BENEDETTO DEL TRONTO Alberto ha 12 anni, un sorriso contagioso, una vitalità che colpisce al primo sguardo e una grande forza interiore. È un bambino solare, curioso, affettuoso. È nato con la Trisomia 21, nota più comunemente come sindrome di Down, ma questo non gli ha mai impedito di affrontare la vita con entusiasmo.

Ora, però, la sua corsa spensierata si è interrotta davanti a una salita ripida: lo scorso maggio ad Alberto è stata diagnosticata una forma di leucemia, una malattia che lo obbliga a un lungo percorso di cure, dolore, e coraggio. Il trattamento è già cominciato all’Ospedale Salesi di Ancona, dove Alberto ha iniziato la chemioterapia. Il protocollo terapeutico durerà circa due anni: due anni lunghi e faticosi, fatti di aghi, farmaci, debolezza, rinunce e tanta resilienza.

Ma Alberto non ha alcuna intenzione di arrendersi. E con lui combatte anche la sua famiglia, in particolare la mamma Barbara, che ha deciso di lanciare un appello per chiedere aiuto. Barbara è una mamma sola, lavora, ma le risorse non bastano più. Deve stare accanto ad Alberto ogni giorno, accompagnarlo in ospedale, sostenerlo nelle giornate più dure, affrontare costi crescenti per cure, spostamenti e assistenza.

Per questo è stata avviata una raccolta fondi su GoFundMe per supportare Alberto nella sua battaglia e aiutare la sua mamma a restargli vicino senza il peso di dover scegliere tra lavoro e salute del figlio.

In questa corsa contro il tempo e contro la malattia, è arrivato anche un gesto speciale: il capitano della Sambenedettese, Umberto Eusepi, ha fatto visita ad Alberto portandogli in dono la sua maglia ufficiale, insieme a un messaggio di forza e determinazione. «La tua partita più importante la vincerai», gli ha detto. E Alberto ha sorriso, con quello sguardo che ancora una volta sa trasmettere luce anche nei momenti più bui.

Oggi Barbara e Alberto hanno bisogno della comunità. Ogni contributo, anche piccolo, può fare la differenza: per acquistare farmaci, per coprire spese mediche, per permettere a Barbara di dedicarsi a suo figlio senza l’assillo delle difficoltà economiche.

Donare è semplice, e ogni gesto di solidarietà è una carezza per questo piccolo guerriero che affronta la battaglia più difficile della sua giovane vita.
Barbara e Alberto dicono: «Grazie a chi ci sarà».



Mostra il tuo sostegno alla raccolta GoFundMe

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