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MACERATA – Drammatici momenti ieri mattina in via Contini, dove un 67enne si è barricato nella propria abitazione per impedire l’esecuzione di uno sfratto. Alla vista dell’ufficiale giudiziario, l’uomo, in evidente stato di agitazione, ha reagito con veemenza, brandendo una balestra e minacciando il pubblico ufficiale. L’ufficiale, intuendo il pericolo imminente, si è prontamente allontanato e ha chiesto l’intervento dei Carabinieri.
Sul posto sono accorse due pattuglie della Sezione Radiomobile di Macerata. I militari si sono trovati di fronte un uomo determinato, che con la corda dell’arma tesa e il dardo pronto a scoccare, intimava loro di andarsene, rifiutando ogni dialogo. Ne è seguita una lunga trattativa, durata oltre un’ora, durante la quale i carabinieri hanno lavorato con pazienza e umanità, riuscendo infine a far deporre l’arma al 67enne.
Il clima era teso, e la disperazione dell’uomo era evidente: in un primo momento aveva rifiutato perfino l’assistenza medica offerta dai sanitari del 118. Solo grazie all’insistenza e alla sensibilità dei militari, è stato infine convinto a farsi aiutare.
La balestra e i dardi sono stati sequestrati, e l’uomo è stato denunciato per minaccia e violenza a pubblico ufficiale. L’episodio segue di pochi giorni un caso simile avvenuto a Jesi, dove un 79enne aveva minacciato di dare fuoco alla casa con un coltello in mano, anch’egli in preda alla disperazione per uno sfratto.
Due episodi ravvicinati che accendono i riflettori sul disagio profondo che può nascondersi dietro una porta chiusa.
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