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Lui 28 anni e lei 15, si erano conosciuti sui social network e avevano iniziato a frequentarsi. Dopo poco tempo, però, la ragazzina aveva deciso di chiudere quella relazione ma l’uomo non ne voleva sapere pretendendo di vedersi ancora. E così avrebbe iniziato a perseguitarla tanto che la madre della minorenne decise di sporgere denuncia. Stando alle accuse, per almeno tre mesi il ventottenne di Ancona si sarebbe appostato anche sotto la scuola frequentata dalla giovane nel Maceratese. Quando l’imputato si è presentato a scuola, avrebbe spinto la 15enne a terra, strappandole il cellulare di mano, facendola cadere e lesionare due dita della mano. La minore finì in ospedale per ferite guaribili in cinque giorni. Dopo tre giorni il 28enne sarebbe tornato alla carica a scuola, inviando alla ragazza decine di messaggi vocali per chiederle di vedersi ancora. Poi l’avrebbe chiamata da un numero di cellulare anonimo. Voleva che la ragazzina lo sbloccasse dai social. Infine l’avrebbe minacciata di diffondere foto intime. L’uomo, difeso dall’avvocato Emanuele Salsedo, ha sempre respinto le accuse che sarebbero avvenuti tra ottobre del 2023 e gennaio del 2024.Il gup del tribunale di Ancona, Alberto Pallucchini, ha inflitto all’imputato un anno e otto mesi di condanna per pornografia minorile, stalking e lesioni aggravate sulla minorenne. Madre e figlia si erano costituite in giudizio come parti civili ed erano rappresentate dagli avvocati Jacopo Saccomani e Bernadette Verducci.

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