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Formazione, cultura della sostenibilità e dialogo. Allievi per un
giorno, con l’obiettivo di coniugare innovazione didattica e apertura
al territorio, i docenti dell’Istituto Comprensivo San Valentino-Scafa
hanno visitato i l’Opera di Presa di Alanno (Pescara), la
struttura del Consorzio di Bonifica Centro che consente di prelevare
l’acqua del fiume Pescara e di distribuirla per l’irrigazione, l’uso
agricolo e altri scopi. Ad accogliere i docenti impegnati in uno
specifico progetto, inserito nel piano di aggiornamento sulla
transizione digitale ed ecologica, promosso dall’Istituto guidato
dalla dirigente scolastica Valentina Palleri, il presidente del Consorzio di Bonifica Centro, Enisio
Tocco, che ha parlato delle funzioni storiche e attuali dell’ente
consortile, sottolineandone il ruolo centrale, sin dal secondo
dopoguerra, per lo sviluppo agricolo e socioeconomico dell’area.
Accompagnati e coordinati dalla professoressa Romina Di Costanzo,
referente del progetto, i docenti hanno visitato la diga e l’opera di
presa gestite dal Consorzio, confrontandosi sulle sfide odierne legate
all’acqua e al territorio. “Negli anni, la manutenzione degli impianti
è stata trascurata e oggi ci troviamo a fronteggiare criticità che
rendono complessa la gestione quotidiana delle risorse - ha spiegato
il presidente Enisio Tocco – E’ urgente ridare dignità al lavoro del
Consorzio, che continua a garantire acqua per l’agricoltura, ma anche
per usi civili e industriali, in un contesto complesso di cambiamento
climatico in cui il tema acqua è sempre più cruciale”.
Per i docenti, l’esperienza ha rappresentato un momento formativo
autentico, capace di unire teoria e pratica e di offrire nuovi
strumenti per sviluppare progetti didattici legati alla valorizzazione
del territorio e alla sensibilizzazione ambientale.
“La visita all’opera di presa di Alanno – ha riferito la coordinatrice
del progetto Romina Di Costanzo - ha offerto a noi docenti uno spunto
concreto per affrontare in aula temi centrali come l’uso sostenibile
della risorsa idrica, l’importanza dell’acqua potabile e irrigua e la
crescente esigenza di una gestione “duale” dell’acqua, capace di
rispondere sia ai bisogni agricoli che a quelli civili e industriali”.
Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo dell’educazione nella
costruzione di una coscienza ambientale condivisa. “Educare alla
sostenibilità significa costruire cittadinanza – ha detto Tocco
ringraziando la dirigente scolastica Pelleri, la coordinatrice di
progetto Di Costanzo e i professori intervenuti –. Parlare di risorsa
idrica, capire come funziona un’opera idraulica e quali sono le
responsabilità che comporta la gestione dell’acqua è importantissimo,
ancor più quando si fa nei territori nei quali l’istituzione
scolastica opera. La scuola - ha concluso Tocco – è un alleato
indispensabile nel promuovere tra i più giovani una cultura della
sostenibilità, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030, in
particolare con il Goal 6 che affronta proprio i temi dell’acqua
pulita e dei servizi igienico-sanitari per tutti”.

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