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TAVULLIA - A Tavullia un nuovo depuratore a servizio della comunità. Sono stati consegnati nei giorni scorsi i lavori per il potenziamento del depuratore di Tavullia capoluogo: l’intervento prevede l’adeguamento della capacità di trattamento dell’impianto di depurazione che, una volta completato il cantiere, avrà una potenzialità di circa 3.000 abitanti equivalenti. Il progetto, il cui costo complessivo si aggira intorno ai 2,6 milioni di euro, ha ottenuto un cofinanziamento di 1,5 milioni di euro del Programma regionale Fesr 2021-2027. Si tratta di un’opera strategica che consentirà all’agglomerato di Tavullia di raggiungere la conformità ai sensi della direttiva europea in materia di trattamento delle acque reflue e dunque di evitare di entrare nella procedura di infrazione comunitaria. Verranno realizzati una serie di interventi sui manufatti esistenti e nuove opere strutturali con l’adeguamento dei volumi e delle superfici delle unità e l’inserimento di nuove dotazioni impiantistiche di ultima generazione. Il nuovo impianto di depurazione, moderno e funzionale, migliorerà la qualità dell’acqua trattata e restituita al torrente Tavollo garantendo importanti benefici ambientali alla comunità.
"Un intervento fondamentale per una corretta chiusura del cerchio e per la restituzione all’ambiente di una risorsa compatibile con gli ecosistemi – spiega il sindaco di Tavullia Patrizio Federici – Un impianto moderno a servizio della comunità di Tavullia che migliorerà la qualità delle acque trattate prima di essere restituite al torrente. Quest’opera consentirà al nostro territorio di evitare la procedura di infrazione comunitaria per non conformità alla direttiva europea in materia di depurazione. Si tratta di un investimento importante realizzato dalla nostra Azienda a favore del territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile".
"Relativamente alle acque trattate, il progetto ha posto particolare attenzione all’abbattimento dell’azoto e del fosforo attraverso l’adozione di un processo a fanghi attivi che consente di migliorare la qualità dell’acqua restituita all’ambiente – spiega l’amministratore delegato di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli – L’impianto inoltre limita la produzione di fango da destinare a recupero: un elemento, quest’ultimo, che permette a sua volta di ridurre le emissioni di anidride carbonica grazie ai minori viaggi per il trasporto di fanghi negli impianti di recupero. Per ridurre la carbon footprint (l’impronta di carbonio) infine il progetto prevede anche l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile. Non solo benefici ambientali e per la qualità della vita dei cittadini ma si gettano le basi anche per rispondere ad eventuali future esigenze di nuovi insediamenti urbani. Anche in questo caso è stata premiata la capacità progettuale di Mms, che è riuscita ad intercettare importanti fondi europei per consentire all’agglomerato di Tavullia di raggiungere la conformità alla direttiva europea in materia di trattamento delle acque reflue scongiurando dunque la procedura di infrazione comunità".
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