Condividi:
È stato ufficialmente approvato, nell’ambito della Conferenza dei Servizi Speciale, il progetto definitivo per il consolidamento e il restauro delle mura urbiche di Castelsantangelo sul Nera, nel cuore dei Monti Sibillini. L’intervento, previsto dall’Ordinanza Speciale n. 14 del 2021, rappresenta un tassello cruciale nella ricostruzione post-sisma del 2016, con un investimento complessivo di oltre 9,7 milioni di euro.
L’opera punta a un duplice obiettivo: restituire alla comunità un bene identitario gravemente danneggiato dal terremoto e potenziarne la resistenza sismica. Si procederà quindi alla ricostruzione filologica delle mura, seguendo scrupolose ricerche storiche e supporti fotografici, per garantire il rispetto della conformazione originaria.
Durante le attività di rilievo, è emersa la necessità di ampliare l’intervento rispetto alle previsioni iniziali: si passerà infatti dai 5.500 metri cubi stimati a circa 8.500 metri cubi di muratura da consolidare e ricostruire, con un incremento del 55%. Alcune sezioni, particolarmente compromesse, richiederanno complesse opere di ingegneria strutturale, come l’inserimento di muri in cemento armato con tiranti sub-orizzontali e fondazioni su pali, per sostenere le parti completamente crollate.
Tra le novità del progetto, anche la riconversione dell’attuale tracciato di accesso alla torre sommitale — aperto in emergenza nei mesi successivi al sisma — in un percorso ciclo-pedonale lungo 378 metri, destinato a essere fruito dalla popolazione una volta completati i lavori.
Il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, ha espresso grande soddisfazione per il via libera ottenuto: «Il parere favorevole espresso in Conferenza dei Servizi è il frutto di un lavoro sinergico e accurato, che testimonia l’impegno delle istituzioni per la salvaguardia del patrimonio storico. Questo intervento sarà decisivo per il rilancio del territorio e rappresenta una tappa fondamentale nella rinascita di Castelsantangelo sul Nera».
Un plauso al progetto anche dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e dall’Ufficio Ricostruzione, mentre il sindaco del borgo, Alfredo Riccioni, ha sottolineato l’importanza dell’intervento per la comunità locale: «Sono molto soddisfatto: le mura andavano completamente ricostruite. Grazie al Commissario Castelli potremo preservare un pezzo della nostra storia, fondamentale per l’identità del paese».
Il restauro delle mura urbiche non è solo un intervento tecnico, ma un gesto concreto di rispetto verso la memoria storica e il futuro della comunità, che guarda alla rinascita con determinazione e speranza.
Correlati
Pubblicità

Pubblicità
