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“La sfida si fa più difficile, ma d’altronde questa è nata come è una sfida difficile: fare una fusione fra tre città grandi per costituire una capitale dell’Adriatico. E’ un esperimento costituzionale e amministrativo che non ha precedenti nel dibattito e nella storia repubblicana. Quindi è inimmaginabile che non vi fossero difficoltà”. Lo dice all’ANSA il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, a proposito dell’iter per la costituzione di Nuova Pescara, nel fare il punto sui passaggi conclusi e su quelli in corso.
Sospiri, promotore di una legge regionale del 2023 finalizzata a stabilire tempi certi, cioè il primo gennaio 2027 per l’istituzione della nuova città, spiega che "formalmente tutti gli adempimenti previsti per legge sono stati raggiunti e certificati da due uffici, uno del Consiglio regionale e uno della Giunta regionale. Adesso - aggiunge - ce ne sono di ulteriori da qui alla fine dell’anno e chiaramente man mano che ci si avvicina alla scadenza della legge cresce la difficoltà dell’obiettivo da raggiungere, perché iniziamo a parlare di servizi non di backoffice, ma di frontoffice, quindi che toccano l’operatività del rapporto con il cittadino".
Se c’è già stata la fusione di una serie di servizi, come l’anagrafe, la promozione turistica, la Protezione civile o la Centrale unica di committenza (Cuc), le attività più complesse, spiega il presidente del Consiglio regionale, riguardano "la programmazione urbanistica, la polizia municipale, i servizi sociali, il trasporto scolastico, i piani traffico: sono materie che toccano, che entrano dentro la carne viva di chi vuole operare, di chi vuole investire, di chi ha bisogno di risposte dirette dai comuni. Quindi, chiaramente - conclude Sospiri - si tratta della parte più difficile delle fasi di pre-fusione".
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