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ANCONA - Il questore ha emesso il 26esimo provvedimento d’ammonimento, emesso d’ufficio e d’urgenza, nei confronti di un uomo dell’est Europa di 45 anni che per anni ha posto in essere condotte maltrattanti e vessatorie nei confronti della compagna.

L’istruttoria è nata dall’analisi di diversi atti d’ufficio dai quali è stata ricostruita dai poliziotti la vicenda subìta dalla donna per anni. La loro relazione si era interrotta circa due anni fa e la donna aveva trovato perfino il coraggio di denunciarlo, dopo pochi mesi però aveva deciso di ritirare la querela sporta alle forze dell’ordine ed era caduta di nuovo nel vortice di quella relazione malata e malsana, nella quale era diventata di nuovo vittima di abusi e soprusi che spesso sfociavano in percosse, continue richieste di denaro fino ad arrivare alla completa sottomissione ed all’incapacità di ribellarsi alle violenze dell’uomo, spesso consistite anche nelle richieste di sesso estremo e violento.
A causa delle percosse subite la donna diverse volte aveva dovuto far ricorso alle cure mediche. L’incubo è terminato quando l’uomo è stato convocato in questura e gli è stata notificata la misura di prevenzione emessa dal questore ed al seguito della quale se dovesse reiterare la sua condotta - anche con una partner diversa dalla vittima - sarà denunciato d’ufficio e tratto in arresto, a prescindere dalla presentazione della querela da parte della compagna. Nel frattempo la donna, convocata in questura, ha trovato conforto nei poliziotti ed ha deciso di lasciarsi aiutare ponendo definitivamente fine alla relazione.

La Polizia di Stato ricorda che tale misura è attivabile non solo d’ufficio ma anche su istanza della vittima di maltrattamenti o atti persecutori, rivolgendosi ad un qualsiasi Ufficio di Polizia. La segnalazione è inoltre possibile inviarla anche tramite l’app YouPol, scaricabile gratuitamente su dispositivi Apple e Android.

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