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ANCONA – Base Popolare Marche guarda con decisione alle elezioni regionali del prossimo autunno e rilancia il suo progetto politico di ispirazione popolare, riformista e cristiano-democratica, dichiarando la volontà di costruire una lista unitaria con le forze politiche afferenti al Partito Popolare Europeo. L’obiettivo è chiaro: «Dare forma a una proposta coerente con i valori del PPE e costruire una versione italiana di questo progetto in vista delle Politiche 2027», ha spiegato il segretario regionale Raimondo Orsetti nel corso di una conferenza stampa ad Ancona, insieme alla vice segretaria Paola Giorgi e ai coordinatori provinciali.

La volontà è quella di avviare un dialogo con partiti come Forza Italia, Udc e Noi Moderati. Il movimento, nato su impulso dell’ex presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca (assente all’incontro), rivendica oggi piena autonomia nella sua azione politica: «Il movimento, ora partito, cammina da solo. I territori sono protagonisti e portano avanti il progetto», ha detto Orsetti, ribadendo che non c’è stata alcuna diaspora tra gli iscritti, rispondendo alle voci di avvicinamenti a Matteo Ricci.

Base Popolare conferma la propria convergenza sul presidente uscente Francesco Acquaroli, in corsa per un secondo mandato. Un appoggio che nasce, spiegano, dalla disponibilità dimostrata nel confronto: «Abbiamo sottoposto ai due candidati un programma dettagliato in trenta pagine. Con Acquaroli abbiamo avuto un colloquio lungo tre ore, approfondito, costruttivo. Ha dimostrato apertura, capacità di ascolto, umiltà», ha riferito Paola Giorgi. Di segno opposto, secondo gli esponenti del movimento, l’incontro con Ricci: «Abbiamo ricevuto risposte arroganti, poco inclusive, non all’altezza di un confronto politico serio».

Al centro del programma di Base Popolare, già approvato durante l’assemblea regionale di Civitanova, c’è il progetto “ONE – Un sistema unico per una Regione inclusiva, moderna e innovativa”, articolato in tre pilastri: valori, metodo di governance partecipata e scelte strategiche su temi fondamentali come sanità, welfare, sviluppo economico, ambiente, scuola, cultura e turismo.

La linea è tracciata: costruzione di un polo moderato e popolare, aperto al confronto con tutte le realtà politiche vicine al PPE, con Acquaroli in pole position per guidare un’alleanza civica di centrodestra «capace di ascoltare e di includere».

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