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In un momento di tensione dopo le polemiche seguite alle celebrazioni del 25 aprile, interviene il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Sergio Loggi, con un appello all’unità e al rispetto dei valori fondanti della Costituzione. "Con tutte le istituzioni, l’Anpi, le associazioni combattentistiche e la cittadinanza abbiamo reso gli onori ai caduti nei luoghi simbolo della Resistenza picena - ha dichiarato Loggi - riaffermando all’unisono, nell’80° anniversario della Liberazione, i valori fondanti della nostra Costituzione: libertà, democrazia, uguaglianza, antifascismo, solidarietà, inclusione". Il presidente ha sottolineato l’importanza del legame storico che unisce il territorio ai valori della Resistenza: "Questo è il messaggio forte che mi sento di ribadire e che deve risuonare da una Provincia e da una città capoluogo fregiate della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana. Il 25 aprile è la festa di tutti, di una nazione e di un territorio che si sono ribellati alla tirannide nazifascista per intraprendere un nuovo percorso di crescita civile imperniato sui diritti, sulla centralità della persona e della dignità umana". Loggi ha lanciato un chiaro appello al mondo politico e alla cittadinanza: "Auspico che si torni a un clima sereno e costruttivo, che si abbassino i toni nel rispetto e nella memoria di chi ha combattuto per la libertà e la democrazia pagando con la vita il proprio impegno. In questo senso, non ci devono e possono essere divisioni, fraintendimenti, revisionismi". Un richiamo anche alla responsabilità delle istituzioni: "La politica tutta è chiamata, con senso di responsabilità, a fare la propria parte facendosi portavoce di una comunità locale attenta e solidale che difende e si riconosce unita in quei valori sacri che la medaglia al valor militare per attività partigiana custodisce e richiama con chiarezza e solennità", ha concluso il presidente della Provincia.