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ASCOLI - E se il nuovo papa fosse ascolano? È quasi impossibile, occorre essere chiari, ma si tratta comunque di una eventualità. Seppur remota, molto remota. Tra gli eleggibili come successore di Papa Francesco, infatti, c’è anche il cardinale Giuseppe Petrocchi. Arcivescovo de L’Aquila, il 77enne è nato ad Ascoli (il 19 agosto del 1948) e parteciperà al Conclave. Anzi, sarà l’unico marchigiano tra i 135 che si riuniranno per eleggere la nuova guida della Chiesa.

Petrocchi venne proclamato cardinale nel 2018 proprio da Papa Francesco. Solo 19 saranno i cardinali italiani presenti al Conclave e tra loro, appunto, figura anche l’ascolano. Molto improbabile, se non addirittura impossibile, che proprio lui venga eletto, considerando il fatto che tra i connazionali sono altri i nomi più gettonati, ma non è mai detta l’ultima parola. Per avere il nuovo Pontefice serviranno i due terzi dei voti e il quorum è fissato a 90 voti. La prima data utile al Conclave sembrerebbe quella del 5 maggio, con le operazioni che si dovranno tenere entro e non oltre il 10 maggio.

Il cardinale Giuseppe Petrocchi è nato a Venagrande ed è entrato nel 1965 nel seminario vescovile di Ascoli. Due anni dopo l’allora vescovo Morgante lo inviò presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore. A Roma Petrocchi ottenne il baccellierato in Filosofia, quindi la laurea nella stessa materia all’Università di Macerata e in Psicologia alla Statale di Roma. Il 15 settembre del 1973 venne ordinato sacerdote nella diocesi ascolana. In città in molti lo ricordano anche per aver insegnato cinque anni nel liceo scientifico ‘Orsini’, così come animatore principale del Movimento diocesano dell’Opera di Maria, ma soprattutto il suo ricordo si lega indissolubilmente a tante generazioni di ragazzi per i quali è stato padre spirituale. Dal 1981 all’86 è stato parroco di Venarotta, quindi fino al ’98 di Trisungo quando, su ordinazione di Papa Wojtyla, divenne vescovo di Latina. Nello stesso anno, nel tempio ascolano di San Francesco, ottenne la consacrazione episcopale per l’imposizione delle mani dal vescovo Montevecchi. Nel 2013, infine, su volontà di Papa Francesco, divenne Arcivescovo metropolita dell’Aquila, insediandosi il 7 luglio dopo aver reso omaggio alle vittime del terremoto del 2009 nella Casa dello Studente. Dal 2018 è cardinale, sempre per volontà del compianto Bergoglio. Anche il Piceno, dunque, attraverso Petrocchi sarà presente al Conclave e la scelta del nuovo Papa, indiscutibilmente, passerà anche tramite il voto espresso dal cardinale ascolano. 

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