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Lo scorso 22 febbraio, poco dopo le 13, in via Nazionale a Tolentino, due gruppi contrapposti di giovani di origine egiziana si sono affrontati violentemente con mazze e sedie nei pressi di un bar. Il tempestivo intervento dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Belforte del Chienti ha permesso di fermare alcuni dei coinvolti nella rissa, portando all’arresto in flagranza di sei uomini. Le indagini condotte successivamente hanno ricostruito l’accaduto, individuando come responsabili alcuni operai edili appartenenti a ditte concorrenti tra cui erano sorte tensioni di natura professionale.

La notte successiva, intorno all’una, il titolare di una delle due ditte è rientrato a casa sua a Tolentino insieme al fratello. Mentre quest’ultimo scendeva per aprire la porta del garage, il titolare stava parcheggiando l’auto. A quel punto, un’auto di grossa cilindrata si è fermata in mezzo alla strada e tre individui armati di mazze in legno, tipiche dell’edilizia, sono scesi velocemente. Il fratello del titolare è riuscito a rifugiarsi nel garage, mentre quest’ultimo è stato colpito con violenza e scaraventato al suolo. Gli aggressori lo hanno colpito nuovamente alle spalle, ma la vittima dell’agguato è poi riuscita a mettersi al riparo grazie all’intervento del fratello che lo ha trascinato in casa per poi rinchiudersi all’interno dell’abitazione impedendo ai tre aggressori di entrare. Non riuscendo nel loro, i malintenzionati hanno sfogato la loro rabbia danneggiando l’auto delle vittime con spranghe, prima di darsi alla fuga

Il titolare della ditta, riportando una ferita lacero-contusa alla testa, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico, diverse lesioni agli arti e al volto, oltre a una frattura del polso, con una prognosi superiore ai 40 giorni.

L’intervento immediato dei carabinieri ha permesso di raccogliere le prime informazioni fondamentali per identificare gli aggressori, grazie alle testimonianze e all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Tra i coinvolti è stato riconosciuto un ventisettenne egiziano, individuato il giorno precedente vicino al luogo della rissa tra i suoi connazionali. Anch’egli operaio di una delle ditte rivali, residente a Macerata e con precedenti specifici. Un’accurata analisi delle immagini e ulteriori indagini condotte dai militari del Norm e della Stazione di Tolentino hanno permesso di identificare anche gli altri due aggressori: un trentaseienne e un ventinovenne, parenti del primo e anch’essi operai edili residenti nella regione Lazio.

Il procuratore della Repubblica di Macerata, vista la gravità del reato e il rischio di reiterazione, ha richiesto al gip una misura cautelare nei confronti degli indagati. Nella mattinata di sabato scorso, i militari del Norm e delle Stazioni di Tolentino, San Ginesio e Belforte del Chienti, con il supporto dei carabinieri di Guidonia Montecelio e della Compagnia di Macerata, hanno rintracciato i tre uomini, eseguendo l’ordinanza che disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Macerata.

I tre indagati dovranno rispondere di lesioni gravissime, porto abusivo di armi e danneggiamento aggravato e avranno la possibilità di difendersi nelle prossime fasi del procedimento giudiziario.

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