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Era morto davanti agli occhi della moglie che aveva allertato i soccorsi senza riuscire purtroppo a salvargli la vita. L’autopsia ha confermato che è stato un malore a stroncare a soli 33 anni Guerino Cafarelli, nella sua abitazione a Popoli Terme.

L’esame autoptico è stato disposto dal sostituto procuratore della Repubblica di Pescara, Benedetta Salvatore ed eseguito dal dottor Cristian D’Ovidio.

La prima conferma è arrivata dall’autopsia disposta dalla procura che ha aperto un fascicolo contro ignoti. Gli accertamenti, effettuati dai carabinieri della compagnia di Popoli Terme, non hanno portato a rilevare terze responsabilità. Sono stati comunque effettuati i prelievi sulla salma, il cui esito arriverà tra sessanta giorni.

La procura di Pescara ha dato dunque il via libera ai funerali, in programma domani nella chiesa Madonna della Pace, alle ore 11. Cafarelli lavorava come impiegato nello stabilimento Gran Guizza e lascia un profondo vuoto anche tra i suoi colleghi.

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